Perché usare l’intelligenza artificiale per creare contenuti?
L’AI generativa come ChatGPT, Claude o Notion AI ha rivoluzionato la produzione di contenuti. Velocità, risparmio e spunti creativi sono alla portata di chiunque. Ma… è tutto oro quel che luccica?
Google ha chiarito che non penalizza di per sé i contenuti scritti con AI, ma che valuta sempre la qualità, l’utilità e l’esperienza percepita dell’utente.
Google penalizza i contenuti generati con l’AI?
La risposta breve è: dipende.
Google ha pubblicato diverse linee guida dove specifica che non importa “chi” scrive il contenuto, ma “come” è scritto e se porta valore reale all’utente.
Quindi un testo scritto interamente da AI, senza controllo umano, potrebbe essere penalizzato perché spesso:
- È ridondante o generico
- Non ha dati aggiornati
- Non porta valore aggiunto
- Usa keyword stuffing
Come creare contenuti AI SEO-friendly senza rischi
Ecco alcune buone pratiche:
✅ Prompt specifici, non generici:
“Scrivi un articolo di 800 parole rivolto a consulenti marketing italiani, che spiega come usare l’AI per scrivere testi SEO secondo le linee guida E-E-A-T di Google.”
✅ Controllo umano + editing SEO
Rivedi, ottimizza, aggiungi dati reali, fonti, link interni/esterni.
✅ Evita pattern robotici
Frasi come “L’intelligenza artificiale è una tecnologia molto utile” sono inutili. Entra subito nel cuore dell’argomento.
✅ Aggiungi esperienza personale, esempi, casi studio: Google premia i contenuti scritti con esperienza diretta.
✅ Usa tool di verifica qualità: Originality.ai, SurferSEO, SEO Zoom, RankMath.
L’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo, ma non può sostituire la strategia, la voce unica del tuo brand e l’esperienza reale.
Usala come alleata, non come scorciatoia. I contenuti migliori nascono sempre da un mix di AI + umanità + strategia SEO.
Se ti interessa approfondire potresti richiedere un corso sull’intelligenza artificiale personalizzato